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Volkswagen 2014: la Golf compie 40 anni

Volkswagen 2014

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Volkswagen 2014: sette serie di Golf e 40 anni di successi

Nemmeno Giorgetto Giugiaro sarebbe stato capace di immaginare nel 1974 quali successi la sua creazione avrebbe raccolto nel corso di questi quarant’anni. Oggi abbiamo visto susseguirsi ben sette serie diverse di Golf tutte ben caratterizzate, e abbiamo visto nascere varie versioni, talune anche bizzarre come la Country o la Arlecchino, altre pratiche e in formato famiglia come la Plus, ma tutte sicuramente hanno contribuito a rendere questo modello uno dei più apprezzati e venduti a livello mondiale, capace di scrivere pagine importanti nella storia dell’automobile consacrandosi come un vero mito delle quattro ruote.

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Volkswagen-Golf-MK1-1974-2009Golf I: 1974 – 1983. Il settore dell’automobile in questi anni era in forte recessione e molte case erano state costrette a rivedere i propri piani di vendita a causa della crisi petrolifera che aveva colpito tutto l’occidente. L’Alfa Romeo ne è un esempio, infatti questa aveva sviluppato una nuova ammiraglia pronta ad uscire a breve, l’Alfa 6, che però a causa delle restrizioni imposte per la crisi energetica fu posticipata al 1979, quando il prezzo della benzina cominciò a scendere. Come l’Alfa anche in casa Volkswagen le cose non andavano a gonfie vele, specialmente dopo l’acquisto da parte del gruppo di Wolfsburg della casa NSU che aveva aggiunto debiti alle casse, urgeva quindi una soluzione dato che il Maggiolino non era più in grado di sostenere da solo le vendite dell’intera industria. Dai vertici VW fu chiamato per la realizzazione di una nuova vettura compatta, che facesse concorrenza alla Fiat 128, Giorgio Giugiaro della Italdesign. Dalla sua matita nacque allora la Golf una vettura del tutto innovativa, che a differenza del Maggiolino aveva il motore in posizione anteriore proprio come la trazione, bassi consumi e una buona capienza, ottima per cinque persone. I motori benzina avevano cilindrate che partivano da 1100 cc, la versione base in cui anche il freno a mano era un optional, fino al 1500 cc, e i motori a gasolio erano previsti sia 1.5 litri oppure 1,6.

325979_330400890314025_149924325028350_1121791_1113454795_oGolf GTI I: Nel 1976 nasce quella che può essere considerata un marchio dentro il marchio, la Golf GTI la variante sportiva. Il capo progettista Herbert Schäfer inserisce delle barre stabilizzatrici all’avantreno e al retrotreno rispetto alla vettura standard, inoltre sviluppa una configurazione di sospensioni e ammortizzatori che rappresenta la sintesi perfetta di comfort e piacere di guida sportiva, mettendo infine sotto il cofano un 1,6 litri benzina da 110cv, nato dalla collaborazione con Audi. Nel 1979 esce anche a grande richiesta la versione cabriolet, grazie al successo interplanetario che aveva ottenuto la Golf in questi 5 anni. Una curiosità di questa prima serie sta nel aver utilizzato diversi nomi a seconda della loro commercializzazione geografica, in Nord America infatti è conosciuta come Rabbit, mentre in Sud America ha preso la denominazione di Caribe. In totale la Golf I ha venduto circa 6.800.000 esemplari.

412502_330411103646337_149924325028350_1121814_1534806286_oGolf II: 1983 – 1991. Stavolta il disegno non è di Giugiaro ma del già menzionato progettista Volkswagen Herbert Schäfer, che si occupò della seconda versione mantenendo il motore a 4 cilindri in posizione anteriore, la trazione anteriore (anche se uscirà la versione anche a quattro ruote motrici) e il cambio a 4 o 5 marce esclusiva inizialmente per il mercato tedesco. Come novità fu inserito come optional il climatizzatore. La Golf II era riconoscibile per il paraurti sottile, per gli specchietti simili a quelli della Golf I e per la scritta Volkswagen applicata sul portellone posteriore in basso a sinistra. Il Restyling del 1989 aveva modificato tutte queste caratteristiche, il paraurti era più spesso, vennero cambiati gli specchietti e scomparì la scritta Volkswagen che fu sostituita dal marchio applicato nel centro del portellone posteriore. Nel 1984 esce la Golf GTI II che vede l’esordio del motore 1.8 litri da 112 cv, e che si distingueva dalla produzione standard per un doppio faro nella mascherina anteriore e per il doppio scarico cromato.

Volkswagen Golf CountryNuove Versioni: Nel 1990 ci sono delle novità: nasce la Golf Rally G60 a trazione integrale che sviluppava una potenza di 160cv, e che si discostava dalle altre versioni per i fari anteriori di forma rettangolare, immessa nel mercato per contrastare il dominio della Lancia Delta Integrale; ancora più importante fu la GTD che presentava il turbo intercooler nella versione diesel con una potenza di 80cv. Sempre durante questo anno nasce la Golf Country che si può ritenere a tutti gli effetti un’antenata degli odierni Suv: infatti si tratta di una Golf rialzata, con paracolpi anteriori, fendinebbia, fari di profondità, ruota di scorta sul portellone posteriore e trazione integrale che fu prodotta fino al 1991. Il totale della seconda serie di Golf vendute ammonta a 6.300.00o unità.

201184_469904919696954_2022965037_oGolf III: 1991- 1997. Nei primi anni ’90 la Golf arriva alla sua terza serie, e ripropone una nuova versione che manda in pensione quella che ha avuto un grandissimo successo nel decennio precedente, ma che nel biennio ’90-’91 risultava un po’ superata rispetto alla concorrenza sempre più spietata di Fiat Tipo, Alfa Romeo 33, e della nuova Ford Escort. Sin da subito la Golf III si dimostra un successo ottenendo il prestigioso riconoscimento di auto dell’anno 1992, che premia la vettura che nel corso dei 12 mesi ha manifestato il miglior connubio tra design, innovazione tecnologica e confronto qualità-prezzo. La compatta di Wolfsburg esteticamente appare molto più tondeggiante, come volevano i canoni estetici di quel periodo, con una mascherina che non presentava più i classici fari tondi ma piuttosto ovali. Nel 1993 si aggiorna la gamma Cabriolet, che va a sostituire la prima serie che era stata prodotta ininterrottamente fino a quella data, e inoltre nasce la Variant, la classica station wagon. Per quanto riguarda le motorizzazione le novità più rilevanti riguardano soprattutto i motori diesel, entra nel mercato il 1.9 TDI da 90 cv la prima versione e da 110 cv la seconda. Nel 1996 la GTI compie 20 anni, e la Wolkswagen gli regala un motore 2,0 litri benzina da 150 cv dotata di airbag e ABS. La terza serie risulta forse quella meno ricca di innovazioni, e nel 1994 perde anche lo scettro di auto più venduta in Europa in favore della Fiat Punto. Gli esemplari venduti di Golf III fino al 1997 sono di 4.805.900.

VW_Golf_IV_Original1Golf IV: 1997-2003. Alla fine del 1997 il gruppo Volkswagen decide di lanciare sul mercato la Golf quarta serie, per celebrare i 25 anni della nascita di questo modello di grande successo. Le linee risultano ancora più tondeggianti nei confronti della terza generazione, ma tutto sommato non sembrano molto innovative, anzi riprendono la sua antenata in quasi i suoi aspetti specialmente nei gruppi ottici sia anteriori che posteriori. La novità sta soprattutto nel miglioramento tecnologico della compatta tedesca: tutte sono dotate di airbag, ABS, le 5 porte hanno i finestrini elettrici sia per le portiere anteriori sia per quelle posteriori. Le motorizzazioni comprendono una gamma benzina che varia dal 1.4 litri al 2.3 litri, mentre il diesel si afferma con il 1.9 TDI che avrà un grandissimo successo commerciale, che connoterà la Golf di un carattere più tranquillo lasciando meno spazio alla sportività. La GTI infatti non subirà grandi cambiamenti di motore rispetto alla terza serie, infatti avrà sempre sotto il cofano un 1.8 16 valvole da 150cv, almeno nella prima fase. Infatti nel corso degli anni vengono aggiunti dapprima 30 cv al 1.8 così da raggiungere i 180cv, ma soprattutto prende vita la versione più brutale della Golf, la R32. Quest’ultima è un 3.2 v6 a trazione integrale in grado di sprigionare una potenza di 240 cv che lanciano la Golf ad una velocità massima di 245 km/h. Vengono vendute 4.300.000 unità circa di questa quarta serie.

Volkswagen-Golf-V-012Golf V: 2003-2008. Al salone di Francoforte del 2003 viene svelata la quinta serie di questa berlina compatta teutonica. La commercializzazione avviene nel dicembre dello stesso anno, ma era difficile sostituire nei cuori degli appassionati la quarta generazione, ma come al solito per Volkswagen la missione sarà compiuta, ma non immediatamente. Questa più delle altre Golf precedenti condivide elementi con un’altra media del gruppo, la Audi A3 specialmente per quanto riguarda i motori, cosa che porterà via alcuni clienti a questo modello. Per riaccendere la fiamma delle vendite, i vertici di Wolfsburg creano una Golf del tutto nuova, la monovolume Plus di 11 cm più alta rispetto alla berlina, che sarà molto apprezzata dalle famiglie per la capienza, per le doti di sicurezza e per i consumi contenuti, inserendosi in una fetta di mercato del tutto inedita. Serviva un’altra idea, nasce quindi dal pianale della Golf una versione scoperta, la Eos lasciando perdere invece la tradizione; infatti non ci sarà una Golf V cabrio. La versione Variant uscirà soltanto 4 anni dopo, cioè nel 2007 e riprende le linee della Jetta, la 3 volumi derivante da Golf commercializzata nel Nord America. Per la prima volta si vedono anche per la Golf i motori Bluemotion, che già avevano esordito con la Polo, contraddistinti da un ridotto impatto ambientale e soprattutto da regimi di consumo contenuti. La GTI vede la sua cavalleria salire fino a 200cv che la fanno sfrecciare a 235 km/h. Le vendite registrano un risultato definitivo di 2.344.182 unità.

vw-golf-vi-pictures-and-wallpapers-1024x768Golf VI: 2008-2012. Viene presentata al salone dell’automobile di Parigi del 2008, una novità rispetto alle precedenti che sono sempre state svelate a Francoforte. La nuova Golf è frutto dell’opera del capo design di Volkswagen, l’italiano Walter De Silva che aveva già impostato le nuove linee della più piccola Polo. Entra in commercio nel Dicembre del 2008, e per molti aspetti ricorda la sua versione precedente dalla quale eredita il telaio, ma le migliorie oltre che per quanto riguarda la linea più sportiva e nitida sono nei consumi e negli aspetti tecnici come possono essere il park assist che permette all’auto di parcheggiarsi da sola, e l’ACC (Adaptive Cruise Control) che con un solo pulsante muta il carattere della vettura da placido a sportivo. Le Motorizzazioni: viene introdotto il common rail per i motori diesel, che mantengono comunque l’etichetta TDI come da tradizione e un innovativo 1.4 TSI benzina da 140 cv. La versione GTI ha adesso 210 cv per una velocità massima di 230 km/h, mentre la versione R riduce la sua cilindrata e da 3.2 litri si passa a 2.0 litri, ma aumenta i suoi cavalli fino a 272 per una velocità limitata di 250 km/h.

Nuova-Volkswagen-Golf-7-2013-8Golf VII: a partire dal Settembre 2012 è attualmente sul mercato l’ultima generazione di Golf, arrivata adesso alla settima. Nonostante la linea (sempre disegnata da Walter De Silva) sia molto vicina a quella della sei, specie nel lunotto posteriore, questa risulta più spigolosa e aggressiva della precedente. Molti si azzardano a dire che questa sia la migliore Golf di sempre, sia per contenuti tecnici ed emozioni e nel 2013 è stata premiata come auto dell’anno, come aveva fatto nel 1992 la Golf III. La gamma Golf parte da un prezzo di listino di 17.950€ per il 1.2 TSI a benzina, fino ai 28.500 del 2.0 TDI 4motion. La GTI adesso sviluppa 230 cv e costa circa 30.100€. Per la versione R si conferma un 2.o litri turbo quattro ruote motrici che eroga 300cv che fanno schizzare la vettura da 0-100km/h in 4,9 sec un record per la Golf, infatti si tratta della versione più spinta di sempre della compatta teutonica. Sarà il mercato nei prossimi anni a decidere se questa sarà o meno la Golf definitiva.

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Fenomeno Golf in crescita

Dopo quarant’anni il fenomeno Golf non si arresta, e rimane il punto di riferimento di tutto il settore per quanto riguarda le berline compatte. Nessuna automobile è riuscita nel corso degli anni ad avere i consensi che ha ottenuto questa longeva serie, che si attesta come primatista di vendita in Europa da moltissimo tempo, così come nel resto del Mondo. Oggi la Golf può tranquillamente definirsi come un mito e un oggetto di culto nel mondo dei motori, e come celebra il suo spot può dichiararsi “Das Auto”, ovvero l’automobile per antonomasia.



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